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Piano Transizione 5.0 approvato: rientrano anche i software

16 Apr 2024

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Notizie dal Mondo

Approvato il Decreto che mette insieme Transizione Digitale e Transizione Green

Approvato il 19 febbraio 2024, il Decreto Legge 19/2024 ha istituito il Piano di Trasformazione 5.0, noto anche come Transizione 5.0.
Nel comma 4 dell’art. 38 di questo decreto, si stabilisce che un’agevolazione fiscale fino al 45% si applica anche ai “software relativi alla gestione aziendale quando acquistati insieme a software, sistemi o piattaforme” per il monitoraggio e l’ottimizzazione energetica.

Piano Transizione 5.0 – di cosa si tratta

Il Decreto, entrato in vigore il 2 marzo 2024, offre un credito d’imposta per gli investimenti effettuati nel 2024 e nel 2025, con significative novità rispetto al precedente Piano di Trasformazione 4.0.
Queste novità includono procedure semplificate per ottenere il credito d’imposta e chiarimenti sulla sua utilizzazione, che saranno forniti mediante un Decreto attuativo entro 30 giorni dall’entrata in vigore del DL 19/2024.

Gli investimenti, per essere agevolabili, devono necessariamente permettere una riduzione di almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva o del 5% dei consumi energetici dei processi produttivi interessati.

Possono accedere ai benefici del Piano tutti i tipi di imprese, che risiedono ed operano sul territorio nazionale e che intendano effettuare investimenti innovativi nelle proprie strutture produttive apportando una riduzione del consumo energetico.

Collegamento con Industria 4.0 – Beni Strumentali

Per accedere ai benefici del Piano, gli investimenti devono riguardare almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali elencati negli allegati A e B del Piano Transizione 4.0.

L’allegato B, relativo ai software, è stato ampliato includendo ora:

  • Software, sistemi, piattaforme o applicazioni per il monitoraggio e l’ottimizzazione energetica, incluso il controllo degli impianti e l’elaborazione dei dati provenienti da sensori IoT (Energy Dashboarding);
  • Software per la gestione aziendale (ERP), se acquistati insieme ai software sopra menzionati.

Il piano Transizione 4.0 resta operativo per tutti gli investimenti nei beni previsti negli allegati A e B che non generano risparmio energetico, oppure generano risparmio sotto le soglie minime previste dal Transizione 5.0.

Formazione

Le spese per la formazione del personale non devono superare i €300.000 e non possono superare il 10% dell’investimento totale del progetto.
Il credito d’imposta varia in base alla percentuale di riduzione dei consumi energetici o dei processi produttivi.

Nel caso in cui la riduzione del consumo energetico apportata alla struttura produttiva sia non inferiore al 3% o la riduzione dei processi interessati dall’investimento sia non inferiore al 5%, il credito d’imposta riconosciuto sarà pari a:

  • 35% per investimenti fino a €2,5 milioni
  • 15% per investimenti oltre i €2,5 milioni fino ad un massimo di €10 milioni
  • 5% per investimenti oltre i €10 milioni fino ad arrivare ad un massimo di €50 milioni all’anno per ciascuna impresa

Se la riduzione è superiore al 6% per quanto riguarda i consumi della struttura produttiva, o superiori al 10% in merito alle riduzioni apportate ai processi interessati dall’investimento, le aliquote, in questo caso, sono:

  • 40% per investimenti fino a €2,5 milioni
  • 20% per investimenti oltre €2,5 milioni e fino ad un massimo di €10 milioni
  • 10% per investimenti oltre i €10 milioni fino ad un massimo di €50 milioni all’anno per ciascuna impresa

Infine, se la riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva è superiore al 10%, o se la riduzione dei processi interessati dall’investimento è superiore al 15%, le aliquote sono:

  • 45% per investimenti fino a €2,5 milioni
  • 25% per investimenti oltre €2,5 milioni e fino a €10 milioni
  • 15% per investimenti oltre €10 milioni e fino ad un massimo di €50 milioni all’anno per ciascuna impresa

Certificazioni

Le imprese devono ottenere una certificazione ex ante e una ex post da un valutatore indipendente, attestante la riduzione dei consumi energetici e l’effettiva realizzazione degli investimenti.
Le imprese possono includere le spese per le certificazioni nel credito d’imposta fino a €10.000.
La fruizione del credito d’imposta deve avvenire entro il 31 dicembre 2025 e i beni devono essere mantenuti per almeno 5 anni.

Cumulabilità

Il credito d’imposta Transizione 5.0 può essere cumulato con altri incentivi, purché non superino il costo sostenuto. Tuttavia, non è cumulabile con il credito d’imposta Transizione 4.0 né con il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica.

Vuoi saperne di più su come accedere a queste agevolazioni rinnovando al tempo stesso il software di gestione aziendale? 
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